Dai BioLabs della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa un testo di carattere didattico-divulgativo per riscoprire le tradizioni etnobotaniche delle Valli di Zeri, uno dei territori più integri dal punto di vista naturalistico dell'intero Appennino centro-settentrionale.
Le tradizioni popolari sono una ricchezza della collettività e hanno in sé un elevato valore educativo, come traccia storica della civiltà contadina – oggi, in evidente fase di declino – oltre a una forte valenza scientifica, sociale ed economica in virtù delle potenziali ricadute applicative che offrono.
Il testo affronta il significato dell’etnobotanica e delle sue metodiche di indagine, inquadra il territorio zerasco dai punti di vista storico, geografico e vegetazionale, per poi condurre il lettore all’analisi dell’uso popolare di 160 piante. Queste trovano impiego in molteplici ambiti della vita rurale e in particolare quello medicinale, alimentare e artigianale, oltre a usi meno attestati come quello tintorio, voluttuario, ludico e perfino magico-religioso. Tutte le specie vegetali sono esaminate in uno specifico schedario, corredato di un atlante foto-iconografico per facilitare il loro riconoscimento in campo.
Infine sono presenti varie schede di approfondimento per accrescere le proprie conoscenze etnobotaniche, come quelle su "Le torte salate della tradizione zerasca", "La medicina popolare in Lunigiana" o le "Piante alimentari: problematiche generali", per citarne alcune.
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Con i contributi di Michele Armanini e di Peter Carlo Kugler.