I bambini e i ragazzi adottati sono sempre più numerosi nella nostra società. Molti provengono da paesi stranieri, differenti per tratti somatici, lingua e cultura. Ciò che li accomuna sempre, sia quando arrivano nelle famiglie adottive molto piccoli sia quando lo sono di meno, è la ferita profonda e dolorosa dell’abbandono. Per chi li accoglie – genitori, insegnanti, educatori, amici – ha inizio un cammino senz'altro molto coinvolgente perché hanno bisogno di attenzioni speciali, ma nel contempo essi sanno guidarci in una esperienza davvero carica di emozioni: se saremo capaci di aprirci ad un rapporto fatto di amore, condivisione, sostegno, empatia, riusciremo ad apprendere molto dalla relazione adottiva e saremo in grado di aiutarli nella crescita e nello sviluppo della loro identità. In questo volume è stata privilegiata la prospettiva interdisciplinare, la sola che a nostro avviso permette di prendere in considerazione i molti aspetti dell'adozione ed anche di cogliere le inattese concordanze fra impostazioni scientifiche diverse e di rafforzarci ad un tempo nella capacità di percepire i bisogni dell'altro. Prioritario è apprendere a percepire la storia personale di ciascuno, senza infingimenti o nascondimenti degli aspetti anche più dolorosi. Tutto ciò nella convinzione che è proprio questa capacità adulta e matura di confrontarsi con i bisogni profondi dell'infanzia e dell'adolescenza, che consente poi di scegliere le modalità relazionali più adeguate, spesso diverse da caso a caso, da contesto a contesto.