Lo smarrimento può essere generato dalla sofferenza psichica o, all'opposto, dalla spinta verso l'autonomia e dalla meraviglia legata al nuovo, alla dimensione della possibilità e a quella del desiderio. Ci possiamo sentire smarriti rispetto alle esperienze e alle persone perdute, per il confronto con l'altro e con la sua diversità o, ancora, se ci inoltriamo nei territori della follia. Ci possiamo sentire smarriti, inoltre, per le nostre trasformazioni nel tempo, ma possiamo anche imparare a guardare con indulgente tenerezza, anziché con timore, il nostro corpo che cambia e il nostro mondo interno nel quale, mentre si accumulano esperienze, si rarefanno o perdono i ricordi. Certe volte non riusciamo a rammentare un nome, una strada, l'arredo di una casa che ci era stata familiare, oppure non siamo in grado di recuperare, dentro di noi, il timbro e la prosodia di una voce che una volta ci era cara. L'oblio ci precipita, allora, nella vertigine della consapevolezza emotiva della nostra fragilità. Scoprire di essere in larga misura impossibilitati a controllare la nostra vita genera umiliazione e angoscia e porta con sé anche un'insicurezza identitaria profonda. Lo smarrimento che ne deriva ci mette a contatto con i nostri limiti e tuttavia possiede anche un altro volto, che si manifesta come incoraggiamento a valicare nuovi confini e a risignificare il nostro passato in funzione dei desideri del presente. Per godere della gioia bisogna lasciare che essa sia anche un po' venata di malinconia e imparare così, fin da piccoli, a muoverci temerariamente, tra luci e ombre, prendendo sotto braccio la paura e addomesticandola. È questa, forse, la sfida più
complessa di ogni percorso educativo.
Maria Antonella Galanti è docente di Pedagogia generale e speciale presso l'Università di Pisa. Si occupa della nascita della vita psichica e del suo sviluppo normale e patologico nonché dei fattori di prevenzione educativa rispetto a possibili derive disadattive o psichiatriche. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Il bambino psicotico a scuola, Unicopli, Milano, 20013, Affetti ed empatia nella relazione educativa, Liguori, Napoli, 2001 e Sofferenza psichica e pedagogia. Educare all'ansia, alla fragilità e alla solitudine, Carocci, Roma 2007.