La “Scuola Italiana delle Donne Pedagogiste” ha messo a confronto in questo volume studiose e studiosi nel tentativo interdisciplinare di decostruire paradigmi socio-culturali che forniscono una descrizione del corpo femminile come oggetto di possesso e di violenza, come luogo dello scontro fra i generi, ferito e straziato in quanto tale, oppure come strumento per arrivare al successo, finalizzato ad una triste omologazione, con le sue inevitabili manipolazioni estetiche ed identitarie. La violenza sulle donne è stata “vista” come mezzo fisico di subordinazione: ferite reali e metaforiche, quelle inferte alle donne, miranti a mantenerle in uno stato di soggezione muta e acquiescente, fino alla loro cancellazione attraverso il femminicidio. Di particolare interesse le proposte rivolte alla fondazione teorico-pratica di una “pedagogia del corpo”, dando conto di recenti ricerche svolte con giovani di ambo i sessi sul loro personale percepirsi e rappresentarsi come nesso mente/corpo.
Antonella Cagnolati insegna Storia dell’educazione presso l’Università di Foggia. Dirige Collane internazionali di gender studies. È autrice di saggi storici innovativi sul rapporto tra natura e cultura, tra genere e formazione. Franca Pinto Minerva, studiosa nota e apprezzata in Italia per il suo impegno nella formazione e sui temi della differenza, è autrice di pubblicazioni che hanno contribuito a determinare nel tempo lo statuto teorico e scientifico della Pedagogia Italiana. Ha insegnato a lungo presso le Università di Bari e Foggia. Simonetta Ulivieri insegna Pedagogia di genere presso l’Università di Firenze. Da anni si interessa della relazione tra educazione e disciplinamento delle condotte femminili, dalle bambine alle giovani donne. È Presidente della Società Italiana di Pedagogia-SIPED.