“Il lavoro didattico di Idana Pescioli non è mai didatticistico, ha sempre alle spalle e di fronte, le scelte valoriali che lo promuovono e lo regolano. È un lavoro ispirato a valori (pace, democrazia, uguaglianza, comunicazione, etc.) e che fa di questi valori – sperimentalmente – dei fattori dell’insegnare/apprendere, ponendoli, col gioco, con la creatività, con l’approccio al metodo scientifico (sperimentale, in primis), quali linfe costanti di tutto il lavoro scolastico senza curvature retoriche, bensì emergendo dal vissuto scolastico e dalla riflessione sugli eventi”. (Franco Cambi)
Idana Pescioli (Pelago, Firenze, 1922) vive a Firenze dove ha trascorso la sua vita impegnata fino da giovanissima nella scuola elementare pubblica di Settignano presso Firenze (fu per molti anni la maestra di ruolo più giovane di Firenze), diventando una delle artefici della pratica e del dibattito sui metodi della “scuola attiva” a Firenze e in Italia, contribuendo a promuovere i movimenti di CEMEA e MCE. Abbandonato per un gravissimo incidente l’insegnamento, si è dedicata alla ricerca ‘sperimentale’ nella Università di Firenze, con gli insegnamenti di Storia della Scuola e di Metodologia e Didattica.
Nel 1966 ha fondato, all’Università, il GUSIAS. Dopo aver promosso la Ricerca per oltre quarant’anni di impegno scientifico continuativo, si è trovata davanti all’urgenza di costituire una Fondazione col suo nome. Ciò proprio per salvare il patrimonio culturale accumulato negli anni in così detti LIBRONI: con la documentazione completa di Progetti e Percorsi culturali innovativi sviluppati fra Università-Scuola-Territorio.