Il Saggio – la “mia” Pedagogia – attraversa stagioni e luoghi della mia vita (l’infanzia, l’adolescenza, l’età giovanile e adulta) ponendo sotto i riflettori i ricordi, lontani e vicini, di forte pregnanza esistenziale e scientifica.
Il Saggio è una sorta di “occhio” che salta il muro della quotidianità per avventurarsi nelle contrade lontane da me vissute e abitate. Tuttora affidabili quando osservo, nella sfera di cristallo, il mondo che sta al di là della siepe leopardiana.
Parlo del profumo alfabetico della Pedagogia: i suoi canoni semiologici e semantici, le sue grammatiche e sintassi, il suo gusto per l’imprevisto e per l’avventura, la sua voglia inesauribile dell’emozionante, del comico e del magico.
Parlo di infanzie e di adolescenze serie, concentrate e protese con tutte le loro forze a ingrandire – da sole – orizzonti terrestri e lunari. Sono nuove generazioni libere di scegliere. Non più Tolemaiche (costrette a inchinarsi ai pregiudizi e alle superstizioni del mondo adulto), ma Copernicane: laicamente in cammino alla scoperta di più culture, più alfabeti e più valori.
Sono infanzie “ritrovate” che non affollano più i teatri del pregiudizio e della superstizione degli adulti, ma volano libere nei cieli della conoscenza e dell’utopia.
Franco Frabboni è professore emerito di Pedagogia all’Università degli studi di Bologna. La sua ricerca scientifica è stata rivolta ai fondamenti teorici ed empirici della Pedagogia
e della Didattica.