La letteratura italiana per ragazzi ha una lunga e originale tradizione del ‘fantastico’. Con l’eccezione di Pinocchio di Carlo Collodi, però, è rimasta quasi del tutto sconosciuta fuori dell’ Italia. Perché il fantastico italiano per ragazzi è rimasto un segreto così ben custodito? Quanto ‘internazionale’ è il termine children’s fantasy, e in che misura il suo sviluppo è stato influenzato da fattori locali? Making the Italians, già uscito in versione inglese nel 2012, offre un dettagliato e appassionante excursus storico e critico-letterario della produzione letteraria per l’infanzia in Italia dal 1870 fino a oggi allo scopo di ricostruire e legittimare l’esistenza di una lunga e considerevole tradizione nazionale di un ‘genere fantasy’, che presenta caratteristiche proprie e del tutto originali.
Questo volume contribuisce a colmare il gap esistente tra due tradizioni critiche, quella anglosassone e quella italiana, riportandole sul terreno comune dell’analisi di un preciso settore della letteratura per l’infanzia a cui fino ad ora non era mai stata assegnata una fisionomia unitaria ed organica e che invece parrebbe trovare una propria specifica identità proprio sotto l’etichetta di un ‘genere fantasy italiano’.
Lindsay Myers è docente di letteratura e cultura italiana presso l’Università di Galway in Irlanda. Si occupa di letteratura italiana per ragazzi del Novecento e contemporanea, dell’influenza dei media su bambini e adolescenti, e del rapporto tra produzione letteraria e potere politico in Italia, su cui ha pubblicato diversi articoli, sia in inglese che in italiano. Studiosa di letteratura comparata, ha creato e gestito l’innovativo corso di laurea in Children’s Studies all’Università di Galway ed è membro fondatrice della Irish Society for the Study of Children’s Literature, oltre ad essere membro attivo di diverse associazioni internazionali sulla letteratura per l’infanzia, fra cui l’International Research Society for the Study of Children’s Literature, Children’s Literature in Italy e la Children’s Literature Association.
In copertina: disegno di Dermot Canniffe