Il gioco utilizzato come tecnologia didattica per l’apprendimento del bambino e dell’adulto, come sfondo per costruire ambienti educativi accoglienti e inclusivi, oggi vede un ampliamento dei suoi confini e delle sue applicazioni, con una sistematizzazione scientifica ricca di contributi teorici e sperimentali a forte carattere interdisciplinare.
A partire da un’analisi dell’attuale significato del gioco (nella società in primis) e dai contributi dei games studies, il volume vuole approfondire i temi legati al grande quadro del game-based learning che guardano al gioco e alle sue potenzialità come risorsa per l’apprendimento e per l’instructional design, attraverso le sue molteplici tipologie: dallo studio e dall’uso dei giochi tradizionali ai digital games fino alle forme più recenti di gamification. Un uso che chiede di ripensare il ludico non solo nel suo significato (nella società e nella cultura) e nel suo rapporto con l’apprendimento, ma anche nello sviluppo di modelli di analisi e di progettazione didattica sempre più user centered.
Romina Nesti è ricercatrice presso il dipartimento di scienze della formazione e psicologia dell’università degli studi di firenze, dove insegna metodologia del gioco, nuove tecnologie dell’educazione e pedagogia speciale. le sue ricerche vertono su: game-based learning, processi di gamification applicati all’educazione, progettazione di ambienti ludici per l’apprendimento e l’educazione, sviluppo di modelli e metodologie per l’apprendimento e la formazione degli insegnanti e degli educatori. partecipa a progetti nazionali e internazionali. alcuni sui lavori: una rete di storie...narrazioni digitali, in: g. staccioli. l’albero dei racconti, pisa, ed. pacini, 2015; la corruzione del ludico: un rischio di oggi e un’emergenza educativa. riflessioni pedagogico-didattiche, “studi sulla formazione”, vol. ii, 2013; r. nesti (a cura di). didattica nella “primaria”: ambiti e percorsi, roma, anicia, 2012; le frontiere attuali del gioco, milano, unicopli, 2012.