La Passio Sanctae Martinae è un testo che ci è giunto in forma anonima e che racconta la passione e la morte di una giovane martire di Roma durante una persecuzione di cristiani ordinata dall’imperatore Alessandro Severo. L’opera appartiene al genere delle passioni dei martiri, di cui mantiene molte caratteristiche narrative e strutturali, oltreché una generale impostazione basata sull’insistenza su alcuni elementi e alcune situazioni allo scopo di impressionare il lettore, confermarlo nella devozione ai martiri ed esortarlo a una vita sempre più santa.
Il presente volume presenta la traduzione italiana del testo, accompagnata da note storiche e di generale commento nell’intento di cogliere e valorizzare, quando possibile, i tratti di un compiacimento narrativo dell’anonimo autore, che risulta attento alla tradizione cristiana ma non estraneo ai dettami della retorica antica.
Fabio Gasti insegna Letteratura latina tardoantica e Storia della lingua latina nell’Università di Pavia. I suoi interessi si rivolgono principalmente ai rapporti fra cultura classica e letteratura cristiana in prosa e in poesia; in questo ambito è autore di diversi contributi su Isidoro di Siviglia e sulla tradizione poetica dei secoli V-VI. Di recente ha pubblicato un’edizione commentata del libro VIII delle Confessioni di sant’Agostino (Venezia, 2012) e un ampio manuale dal titolo Profilo storico della letteratura tardolatina (Pavia, 2013).