I due saggi raccolti nel presente volume prendono in esame in modo sistematico i risultati conseguiti dalla ricerca archeologica svolta nel corso degli ultimi decenni da numerosi studiosi italiani e stranieri in alcuni territori della Magna Grecia abitati da popolazioni indigene.
Il primo, curato da Angelo Bottini, a distanza di mezzo secolo dall’istituzione dell’allora Soprintendenza alle Antichità della Basilicata, propone un bilancio complessivo sia delle attuali conoscenze che dei temi ancora da approfondire a proposito dell’organizzazione territoriale, delle modalità insediative, delle produzioni e delle interazioni con Greci ed Etruschi delle compagini insediate nei vari distretti oggi ricadenti entro i confini della regione, in particolare per quanto riguarda i secoli fra VII e IV a. C.
Maria Luisa Marchi, nel secondo, si concentra invece sui diversi tipi di relazioni instauratesi in un arco cronologico analogo fra le popolazioni italiche dell’area appenninica, identificabili con i Sanniti della tradizione storica, ed i Dauni, insediati più a sud e più ad oriente, fra Puglia settentrionale e valle dell’Ofanto; dai semplici scambi di prodotti alla transumanza stagionale, fino a veri e propri spostamenti, gravidi di conseguenze storiche, di nuclei dei primi nella terra dei secondi.
Angelo Bottini è stato dal 1976 al 2010 funzionario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dirigendo in particolare le Soprintendenze Archeologiche della Basilicata (1982-1996), della Toscana (1997-2005) e di Roma (2005-2010); professore a contratto presso l’Università di Siena e le Scuole di Specializzazione delle Università di Firenze e della Basilicata.
Autore di oltre un centinaio di pubblicazioni scientifiche, in prevalenza relative alle popolazioni anelleniche, alle classi di materiali (ceramica, bronzi) prodotte fra VII e IV sec. a.C. ed alle manifestazioni di religiosità salvifica in àmbito greco ed italico.
Maria Luisa Marchi è professore di Topografia Antica presso l’Università degli Studi di Foggia e presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera. Responsabile di numerosi progetti nazionali ed internazionali nell’ambito delle metodologie innovative applicate alla topografia antica, tra i quali le ricerche di survey in Puglia nell’area dei Monti Dauni e della valle del Fortore che hanno permesso la ricostruzione dell’Ager Lucerinus e in Basilicata nel comprensorio melfese dell’Ager Venusinus. Tra gli altri studi si distinguono in particolare quelli sulla romanizzazione e la ricostruzione dei sistemi insediativi urbani e territoriali delle aree apulo-lucane. Tra le numerose pubblicazioni: Venosa. Forma e Urbanistica nella Collana Città Antiche in Italia, Venusia e Ager Venusinus II nella collana Forma Italiae. Nell’ambito di una progetto di ricerca nel compresorio di Roma si inserisce il volume Suburbio di Roma, e sempre alle soglie di Roma le ricerche per l’identificazione del sito di Lorium lungo la via Aurelia.