Il mondo antico, greco e romano, ha conosciuto diverse forme di violenza politica: dalle guerre imperialistiche, che uno stato conduce contro un altro stato, con eserciti regolari e con capi e responsabilità noti; alla repressione esercitata con abusi dai governatori di provincia, per ristabilire l'ordine pubblico; allo scontro tra fazioni per il controllo o la conquista del potere; all'instaurazione di regimi tirannici, spesso dispotici, che reprimono nel sangue ogni legittima opposizione; alle guerre civili, con la violenza e l'arbitrio di chi approfitta dell'occasione per arricchirsi o per vendicarsi. Ma il mondo antico ha conosciuto anche fenomeni paragonabili a quello dell'odierno terrorismo, inteso come un metodo di lotta adottato da gruppi che operano nella clandestinità, che si propongono di rovesciare con attentati, assassini o rapimenti l'ordine costituito e che agiscono in modo indiscriminato, seminando il terrore. La paura soggettiva di essere colpiti può amplificare così gli effetti immediati dell'azione terroristica e paralizzare ogni tentativo di reazione.
INFO: http://www.fondazionecanussio.org/atti2005.htm