Ironia, gioco, rovesciamento: questi gli ingredienti che rendono La Guerra grammaticale di Andrea Guarna - testo perlopiù sconosciuto in Italia ma molto diffuso in Europa a partire dall'anno della sua pubblicazione (1511) - un sorprendente esempio di approccio "nuovo" per una lingua che sembra sempre più lontana. Una guerra per gioco, contro la pedanteria didattica; ma anche un formidabile strumento per ripensare le forme di comunicazione dell'antico.
Donatella Puliga insegna Lingua e Letteratura latina presso l'Università di Siena, dove ha fondato il Laboratorio di ricerca sulla didattica dei classici nell'ambito del Centro Antropologia e Mondo antico. È autrice di saggi su tematiche antropologiche inerenti al mondo greco-romano (tra i più recenti, Ospitare dio. Il mito di Filemone e Bauci tra Ovidio e noi, Il Melangolo, Genova 2009 e L'ospitalità è un mito?, Genova 2010). Tra i suoi principali interessi, le forme di trasmissione della cultura classica nella società contemporanea.
Svetlana Hautala ha conseguito la laurea presso l'Università di Oulu (Finlandia Settentrionale) e il titolo di Dottore di Ricerca in Antropologia del mondo antico presso l'Università di Siena. L'incontro - avvenuto durante gli anni del Dottorato - con il Laboratorio di ricerca sulla didattica dei classici le ha consentito di approfondire l'indagine su un testo - quello del Bellum Grammaticale - che aveva scoperto in microfilm nella Biblioteca universitaria di Oulu già nel 1997. Attualmente è borsista presso l'Institutum Romanum Finlandiae, con sede a Roma, e si occupa in modo particolare della ricezione della cultura delle humanae litterae nelle società del Nord-Europa.