La ricerca del consenso è un obiettivo che il potere di norma (anche se non sempre) persegue, e i modi della sua creazione si esplicano per lo più non solo mediante iniziative promosse e organizzate dall'alto, ma anche attraverso proposte autonomamente elaborate da un'élite sociale e intellettuale (specie quella gravitante attorno alla 'corte') che ambisce ad avere un ruolo di mediazione e a svolgere una funzione in una certa misura autenticamente politica. Un'analisi spassionata di forme letterarie e artistiche come encomi, panegirici, celebrazioni e simili, che sono tendenzialmente estranee, per non dire irrimediabilmente ostiche, al nostro gusto moderno, e una comprensione dei loro meccanismi, della loro capacità creativa sul piano socio-culturale e delle dinamiche comunicative che esse attivano, può aprire la strada a una loro valutazione più oggettiva (non arriverò a dire a un apprezzamento). E magari, com'è tradizione dei convegni della Fondazione Canussio, offrire anche qualche spunto di riflessione sulla realtà in cui ci troviamo a vivere.