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Home Le Collane MOUSAI. Laboratorio di archeologia e storia delle arti (18) 9788846755292
Libro cartaceo
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Gli ex-voto dal “Santuario Meridionale” di Gravisca

Autore/i: Camilla Manna

Collana: MOUSAI. Laboratorio di archeologia e storia delle arti (18)

Pagine: 160, ill.
Formato: cm.21x27
Anno: 2019
ISBN: 9788846755292

Stato: Disponibile
  • Descrizione

Tra i molteplici reperti portati alla luce in mezzo secolo di scavi a Gravisca, gli ex-voto non rappresentano forse la classe più sensazionale, ma risultano non di meno colmi di significato e prodighi di informazioni. In questo volume vengono presi in esame i materiali votivi rinvenuti negli anni Settanta nel settore del cd. “Santuario greco” e pertinenti alle ultime fasi edilizie dell’area sacra, allorquando, oramai lontani i tempi e i commerci che avevano animato la vita dell’emporion, il santuario aveva assunto le fattezze di altri luoghi scoperti in area etrusco italica, legati ad una povera devozione fortemente connessa alla sfera della fecondità.  
Questi materiali, che possono sembrare meno rilevanti dal punto di vista della ricostruzione storica o della celebrazione estetica, ci dicono moltissimo della devozione popolare e quindi del culto. Sono proprio siffatti doni ad indicarci quale aspetto della divinità fosse quello prescelto nel culto (sanatio o fertilità) e quali caratteristiche fossero prevalenti nella devozione popolare. La peculiarità delle forme dei votivi di Gravisca lascia ancora molto spazio alle interpretazioni e, allo stesso tempo, la similarità con le contemporanee devozioni cultuali traccia un filo rosso di continuità con il passato.


Camilla Manna, laureatasi nel 2010 in Scienze dei Beni Archeologici e Antropologici con una tesi in Museologia presso l’Università di Perugia, ha conseguito tre anni dopo la laurea Magistrale in Archeologia. Dopo aver partecipato a diversi scavi archeologici in Italia, ha approfondito i suoi studi in Germania alla Westfälische Wilhelms-Universität di Münster e, successivamente, presso la Eberhard Karls Universität di Tubinga. Ottenuta nel 2014 una borsa di studio dell’Ente Tedesco per lo Scambio Accademico (DAAD), si è nello stesso anno trasferita a Berlino. Grazie anche agli approfondimenti scientifici effettuati presso la Freie Universität della stessa capitale tedesca, nel 2015 è risultata tra i vincitori della IX edizione del “Premio Forma Vrbis per l’Archeologia” con un articolo su Medea e il calderone. Nel 2017 si aggiudica infine una borsa di studio dell’Accademia Nazionale dei Lincei che le ha permesso di intraprendere lo studio dei materiali votivi provenienti dal santuario meridionale di Gravisca. Al momento vive a Berlino dove collabora con musei ed enti turistici.