Si dice – ed è una verità degna di essere ribadita una volta di più – che il valore di un maestro si colga anche nella diversità dei suoi allievi, tra di loro e rispetto a lui. Anche in questo senso gli studi raccolti qui sembrano offrire una testimonianza evidente della vitalità e della larghezza dell’insegnamento di Ciociola: gli argomenti toccati trascorrono dal Medioevo francese e italiano alla critica e letteratura novecentesche; e se non mancano temi cari al dedicatario (per esempio la poesia antica, la tradizione dei volgarizzamenti, le scritture esposte, la storia della filologia), non sono rare neppure le pagine incentrate su altri ambiti (per esempio la letteratura e la filologia rinascimentali, la lessicologia storica, la lingua dei classici contemporanei). Molte e diverse voci, insomma, che vorrebbero testimoniare l’affetto e la gratitudine dovuti a un maestro tenace e riservato, che alla formazione dei giovani studiosi ha dedicato la miglior parte delle proprie energie umane e intellettuali. Possiamo dirlo per altro senza alcuna malinconia consuntiva: perché, come abbiamo già constatato tante e tante volte negli ultimi due anni, Claudio Ciociola è più che mai presente, sempre pronto ad ascoltare, a leggere, a praticare la sua inconfondibile e schiva maieutica.