La concezione dell'arte come Schein è il punto di arrivo delle riflessioni teoriche sviluppate da Schiller negli anni Novanta. L'imitatio naturae viene radicalmente rivista in favore di una via moderna all’arte, di un approccio "sentimentale", riflessivo, alla natura, il solo possibile per l'artista moderno. In questo percorso risulta decisivo il dialogo con Diderot. La netta distinzione fra il prodotto naturale e quello artistico e il sistema di rappresentazione che ne deriva, si rivelano gli snodi vitali della ricezione schilleriana del philosophe. Su queste basi si è indagato e riletto il percorso di Schiller, la sua idea di arte e di teatro, decisiva per l'estetica del Settecento, che finisce col contrapporre la libertà del creare alla necessità causale che determina la realtà naturale.