In Cinque racconti di Sheila Watson, i personaggi, Antigone, Edipo, Dedalo e la brigata di eroi, dèi o semidei che li accompagna, hanno tutti qualcosa in comune: l'ovvia provenienza dei loro nomi, la quale echeggia angoli cavernosi del mito classico rivisitato con un contrappunto paradossale. E tutti hanno saldi legami con la società attuale, poiché ognuno di loro interpreta una rappresentazione grottesca della realtà del Novecento. Ecco la dissacrazione del grande mito edipico, distrutto da valori - il denaro, l'indifferenza - cresciuti con la società capitalistica; ecco la sconfitta, vagliata dall'occhio benevolo di sorella Europa, di Dedalo nella creazione di un mondo mitico nuovo con il povero immaginario disponibile nella società attuale; ecco l'assolutezza morale di Antigone, pallida e assertiva, custode dei valori etici. E uno stuolo di figure maggiori e minori che dichiarano la propria identità col comportamento di chi dialoga con loro.
Nel susseguirsi delle pagine, tese in un linguaggio che si snoda in improvvisi vortici poetici, assistiamo alla demistificazione fulminea degli eroi, calati nella trasfigurazione dell'oggi. Il mondo archetipico, raccontato sotto il velo di una narrazione impossibile perciò sempre costruito in una dimensione parodica, ci conduce a scoprire il racconto universale dell'uomo, che è origine della felicità.
Sheila Doherty Watson, anticipatrice del modernismo canadese, scrittrice e docente di letteratura inglese e americana, nasce il 24 ottobre 1909 a New Westminster, nella British Columbia e muore a Nanaimo l'1 febbraio 1998. Pubblica i suoi primi racconti e il romanzo The Double Hook negli anni Cinquanta. Nel decennio successivo, la vena di creatività narrativa si accompagna all'attività critica incentrata prevalentemente su Wyndham Lewis, Gertrude Stein e al canadese Michael Ondaajie. Degli anni Settanta è la fondazione della rivista letteraria e delle arti visive White Pelican, che divenne ben presto luogo d'incontro, punto di riferimento e strumento di diffusione di buona parte dell'avanguardia artistica canadese. Negli anni Ottanta si trasferisce con il marito a Vancouver Island, sulla West Coast dove completa il secondo romanzo, Deep Hollow Creek, e dove vive fino alla morte.