Veladuras, in italiano "velature", indica in pittura un procedimento che consiste nello stendere su un dipinto un leggero strato di colore, diluito e stemperato, così da conferirgli un tono uniforme. Tale tecnica, da interpretarsi qui in senso reale e metaforico, conferisce il titolo a questo breve romanzo, uscito in Argentina nel 2005.
Protagonista della vicenda è Rosa Mamaní che, sullo sfondo di un'Argentina rurale e cristallizzata negli usi e nei costumi, racconta ad una misteriosa dottoressa il suo "relato de dolor". In questo drammatico racconto-soliloquio, il parallelismo tra la vita della giovane e il lavoro delle velature le offrirà alla fine la chiave della sua esistenza logorata e la medicina per curare le ferite dell'anima.
María Teresa Andruetto è nata nel 1954 ad Arroyo Cabral. Dopo un periodo trascorso in Patagonia e l'esilio cui fu costretta negli anni Settanta, alla fine della dittatura contribuisce a fondare un centro di lettura specializzato nella letteratura destinata ai giovanissimi, dedicandosi contemporaneamente alla docenza universitaria presso l'Università Nazionale di Córdoba. È autrice di romanzi, racconti, opere teatrali e poetiche ed è stata insignita, dal 1992 ad oggi, di numerosi premi nazionali e internazionali.