Ascoltare, incontrare, dialogare, e attingere ispirazione da quelli che sono i grandi protagonisti della scrittura poetica mondiale sono alcuni dei privilegi che regala, nella città di Vicenza, la nuova rassegna Poetry Vicenza. Tutti i poeti invitati ci parlano della vita, di uomini e donne, ma anche della natura, delle città, delle migrazioni, delle de-territorializzazioni, di esili, di frontiere, di un’era in declino, di modelli e antesignani, di arte, musica, editoria, amore e morte. Le loro voci sotto forma di poesie, canzoni, e testi dalle svariate cantabilità sono un’esatta conferma che il poeta è il primo a mettersi in gioco in una società complessa, precorrendo gli intrecci e gli incroci necessari per la creazione e la convivenza. La questione morale, civile, umana e artistica è oggigiorno una questione importante, principe per qualsiasi paese che voglia dirsi veramente democratico, e che voglia tentare di passare il testimone alle nuove generazioni con tutta l’instancabile chiarità d’un faro marino nella tempesta dei tempi.
I poeti
Ana Luísa Amaral (Portogallo); Ferruccio Brugnaro (Italia); George Elliott Clarke (Canada); Alessandro Fo (Italia); John Gian (Italia); Gëzim Hajdari (Albania); Antanas A. Jonynas (Lituania); David Jou (Catalogna); Ryszard Krynicki (Polonia); Kim Kwang-Kyu (Corea); Roger Lucey (Sudafrica); Valerio Magrelli (Italia); Gian Ruggero Manzoni (Italia); Andrea Molesini (Italia); Hans Raimund (Austria); Ishmael Reed (USA); Douglas Reid Skinner (Sudafrica); Vojo Šindolic´ (Croazia); Gerda Stevenson (Scozia); Jüri Talvet (Estonia); Lello Voce (Italia).
I musicisti
Marcello Allulli (sax); Claudio Ambrosini (composizione); Franco Andrao (basso); Stefano Bassato (chitarra); Paolo Birro (piano); Robert Bonisolo (sax); Irene Brigitte (voce); Michele Calgaro (chitarra); Giovanni Ceccarelli (piano); Bruno Censori (chitarra); Lorenzo Conte (contrabbasso); Francesco De Luisa (piano); Daniele Di Bonaventura (bandoneon); Gionni Di Clemente (chitarra, oud); Ilaria Fantin (arciliuto); Nicola Fazzini (sax); Alessandro Fedrigo (basso acustico); Michele Gazich (violino); Giovanni Guidi (piano); Amir ElSaffar (tromba); Alessandro Mansutti (batteria); Ettore Martin (sax); Danilo Memoli (piano); Alba Nacinovich (voce); Enzo Narciso (batteria); Filippo Rinaldi (basso); Dino Rubino (piano, tromba); Federico Scettri (batteria); Simone Serafini (contrabbasso); Kyrre Slind (chitarra, oud); Pierantonio Tanzola (chitarra); Massimo Tuzza (percussioni); Valter Tessaris (chitarra); Zero Vocal Ensemble (voce).
Le voci recitanti della rassegna sono di Marica Rampazzo e Michele Silvestrin
Marco Fazzini insegna letteratura inglese e postcoloniale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra le sue traduzioni/edizioni critiche ricordiamo quelle di Philip Larkin, Douglas Livingstone, Norman MacCaig, Charles Tomlinson, Hugh MacDiarmid, Edwin Morgan, Stephen Gray e Douglas Dunn. I suoi lavori più recenti includono un libro sulla pratica e la teoria della traduzione, Tradurre, paradiso dei poeti (2005), uno studio sulla poesia e la canzone per i diritti umani, Canto un mondo libero (2012), e Conversations with Scottish Poets (2015). I suoi principali libri di poesia sono: Nel vortice (1999); XX poesie (2007); Driftings and Wrecks (2010); 24 Poems (2014).