Storie fatte di anime e di corpi. Vere, intense, salite alla ribalta dei media nazionali. Speranze e disillusioni, muri e fratellanza: questo libro – a metà tra la cronaca e il diario – racconta fatti che ci riguardano tutti.
E' una bellissima giornata a Casablanca, il 9 settembre 2003: "Finalmente abbiamo in mano qualcosa di concreto: un visto, una carta timbrata da un'autorità europea. Andremo in Italia!". Ma il sogno di Hind e Ymane, due ragazze marocchine che, insieme alla madre, riescono dopo anni a raggiungere il padre a Lucca, dura pochi mesi. Infatti, il maggio successivo Salah Chfouka – il padre – viene colpito da un contestato provvedimento di espulsione.
Ne segue un'originale lotta per l'affermazione di diritti fondamentali, una battaglia civile e legale lunga due anni.
Quando tutto sembra risolto, la doccia fredda: Ymane, che si era iscritta alla facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Pisa, è costretta a sospendere gli studi perché "clandestina".
Riparte la mobilitazione, storica per la città di Lucca, con un digiuno che dura diverse settimane e coinvolge, a catena, decine di donne e uomini, studenti e lavoratori, associazioni, sindacati. Con un ideale collegamento a un altro sciopero della fame, sempre a Lucca, sei anni prima, per la regolarizzazione di un'intera comunità di rumeni.
Così, le storie raccontate in questo libro vorrebbero ricordarci che i diritti negati ad alcuni sono un furto di democrazia per tutti.