– Giulio di Alessandro de’ Medici! Chi era costui? – si chiederanno tra sé i lettori.
Questo libro è stato pensato per rispondere a questa domanda e portare all’attenzione degli studiosi e del più vasto pubblico degli appassionati questo membro della casata Medici, meno noto di altri.
Giulio, figlio naturale di Alessandro de’ Medici, primo Duca di Firenze, rimasto orfano ancora bambino, escluso dalla successione al padre, fu cresciuto da Cosimo I e da Eleonora de Toledo. Giulio, scarsamente presente nella pur vasta bibliografia sulla dinastia Medici, è frequentemente attestato nelle fonti documentarie. Egli visse gran parte della sua esistenza a Pisa, instaurando con la città un legame così profondo da eleggerla luogo della sua sepoltura. Anche il figlio Cosimo fissò la sua residenza a Pisa e la figlia di quest’ultimo, Angelica, fino al matrimonio, visse a Pisa.
Giulio fu un personaggio di spicco nella Pisa cinquecentesca. Cavaliere dell’Ordine di S. Stefano, primo Ammiraglio della flotta stefaniana, proprietario di molti immobili in città e di vasti possedimenti nella campagna circostante. Beni che egli lasciò in eredità al figlio Cosimo e da quest’ultimo passarono alla figlia, Angelica, ultima discendente di questo ramo della casata. Da Angelica, sposatasi con Pietro Altemps, Duca di Gallese, residente a Roma, le proprietà di Giulio, a partire dal 1625, passarono alla famiglia Altemps che le amministrò sino alla metà del XIX secolo quando furono alienate.
Daniela Stiaffini laureata in Lettere, con una tesi in Storia Medievale, presso l’Università di Pisa dove ha poi conseguito la Specializzazione in Archeologia Medievale. Svolge attività di ricerca su temi di storia pisana con particolare attenzione alla storia ecclesiastica e alle vicende di alcune famiglie pisane e fiorentine. Si interessa inoltre di ricerche di archeologia medievale e post-medievale con speciale attenzione nei confronti della produzione e diffusione dei manufatti vitrei.
La sua monografia Il vetro nel Medioevo tecniche strutture manufatti, Roma 1999, ha permesso di fare il punto sulla diffusione del vasellame vitreo in età medievale e sulla produzione del vetro in età preindustriale. Si ricordano anche le monografie Quando al Sant’Anna comandava la badessa. Vita quotidiana e spese di un monastero femminile tra XVII e XVIII secolo, Pisa 2003, La storia sepolta. Lo stemmario obituario di Santa Maria del Carmine di Pisa, Pisa 2011 e A pranzo con il Duca, Pisa 2014, primo contributo della collana «I Quaderni della Fondazione Anna Maria Luisa de’ Medici».