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Home Le Collane fuori collana 9788846743619
Libro cartaceo
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Il Principe, la città, l’acqua

L’acquedotto mediceo di Pisa

Autore/i: Massimo Gasperini , Gaetano Greco , Mario Noferi , Sara Taglialagamba

Collana: fuori collana

Pagine: 344, ill.
Formato: cm.20x28
Anno: 2015
ISBN: 9788846743619

Stato: Disponibile
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Ancora oggi dal Monte Pisano fino alla porta cittadina di Piazza delle Gondole in Pisa si snodano, pur fra interruzioni stradali e strutture pericolanti, le arcate dell’acquedotto voluto e realizzato dal granduca Ferdinando di Cosimo de’ Medici fra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento. Gli autori di questo volume hanno esaminato questa imponente struttura materiale, che per secoli ha segnato in misura rilevante il territorio e le condizioni di vita dei pisani, secondo una pluralità di punti di vista.


La sua collocazione nel più ampio contesto della politica istituzionale, economica e urbanistica della dinastia medicea nella «provincia» del Valdarno Inferiore, che da parte dei sovrani fu oggetto di una tensione innovatrice dalle molte sfaccettature; i suoi precedenti in epoca romana e nel corso del Medioevo; la sua progettazione e la sua realizzazione come parte di una strategia politica all’insegna del «buon governo», ma anche come operazione tecnologica; l’attenzione delle istituzioni governative, come l’Ufficio dei Fiumi e Fossi, e locali, come il Comune pisano, interessate alla persistenza della sua presenza e al suo mantenimento funzionale nel tempo; l’impianto di una complessa rete di condutture e di fontane nel contesto cittadino per l’uso pubblico dell’acqua; l’innesto in questo sistema pubblico di un ulteriore reticolo di fontane private, pur nella compresenza di pozzi. Nell’offrire i risultati di queste ricerche non poteva mancare la necessaria attenzione alla ricostruzione cartografica e alla documentazione iconografica, con una ricca gamma di foto e disegni.


Il volume si dipana così su un duplice piano: la narrazione scritta e il racconto visivo della vicenda storica (dalle pitture alla statuaria). In un’opera come questa, perciò, l’apparato illustrativo non costituisce solo un piacere estetico, ma anche un corpo di «resti» documentari, ai quali i lettori possono accedere direttamente.


La ricerca si conclude con l’illustrazione di una proposta di riqualificazione dell’intero organismo monumentale, che attualmente è al vaglio delle amministrazioni pubbliche e della cittadinanza entro un processo partecipativo di larga scala.