Un’avventura imprenditoriale straordinaria cominciata sessant’anni fa e ancora oggi più viva che mai: il bar La Borsa di Pisa che ha incarnato il bisogno di socialità di intere generazioni. Tutti finivano per scivolare in quel palcoscenico molto simile a un set cinematografico tipo Amici Miei: manager e playboy, professionisti e rovinati, miliardari e finti tali, chi aveva tutto e chi non aveva nulla. In queste pagine La Borsa diventa personaggio e voce narrante di un luogo “mitico e meta-fisico” per antonomasia, come la Via Pal per i Boka e i Nemecsek, o la Terra di Mezzo per gli Hobbit, uno spazio narrativo nel quale i mutamenti sociali si incrociano con la tradizione e ne fanno il centro pulsante della città grazie ai racconti di tanti testimoni che quei mutamenti li hanno vissuti da protagonisti.