La constatazione della vivacità di produzione artistica che caratterizzò Pisa nel XIV secolo ha indotto a precisare, dal punto di vista storico, il significato meno apparente di alcune delle più interessanti testimonianze iconografiche prodotte in ambito pisano durante il Trecento. Le riflessioni sull’ambiente sociale e politico di Pisa alla fine del Medioevo e sull’equilbrio tra le più antiche istituzioni comunali e le nuove forme di potere hanno consentito di ricostruire il sistema di comunicazione politica attuato dal ceto eminente attraverso l’impiego delle immagini. Ne è emerso un quadro cittadino dinamico e propulsivo, i cui indirizzi espressivi furono orientati dalla profonda cultura civica di popolo che, da secoli, animava la città.
Cecilia Iannella lavora presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, dove insegna Storia medievale. I principali intressi di ricerca riguardano la storia della cultura tardo medievale in rapporto alla politica e alla società e, più in generale, lo studio di fonti narrative e iconografiche di ambito pisano.