L'edilizia è un settore dove da sempre vige il lavoro precario: i cantieri si aprono e si chiudono in continuazione, gli operai vengono assunti fino alla fine dei lavori, poi devono cercare un altro impiego. Ben prima di diventare familiare all'intero mondo del lavoro in Italia, la precarietà fa parte del patrimonio genetico di un settore fondamentale dell'economia.
Ma al contrario di quanto viene solitamente pensato, quella edile non è affatto una categoria arretrata: proprio il confronto precoce con i problemi dell'insicurezza del lavoro ha spinto i soggetti organizzati (imprenditori e sindacati) a trovare delle formule originali e innovative per dare risposte all'instabilità lavorativa e ricomporre, al di fuori delle imprese, la frammentazione in cui versa il mondo delle costruzioni.
Sono nate così le Casse Edili, enti bilaterali dove i rappresentanti dell'impresa e dei lavoratori collaborano per fornire agli operai un livello adeguato di sicurezza sociale. Attraverso la storia dell'Ente Livornese Cassa Edile, ricostruita in questo volume in occasione del suo 50º anno di vita, si getta così uno sguardo su un'istituzione poco conosciuta della storia del lavoro del nostro paese.
STEFANO GALLO (1979) è un ricercatore indipendente di storia contemporanea, collabora con l'Istoreco di Livorno e il Dipartimento di Storia dell'Università di Pisa; ha trascorso periodi di ricerca a Lisbona, Parigi, Ginevra. Tra le sue pubblicazioni Senza attraversare le frontiere. Le migrazioni interne dall'Unità a oggi (Laterza 2012), il primo studio monografico sulla mobilità territoriale interna nei 150 anni di storia dello Stato italiano. I suoi attuali interessi di ricerca comprendono la storia locale della Seconda guerra mondiale, il movimento sindacale e la storia del lavoro.