I referenti del cinema di Malick sono i racconti fondativi come l'Iliade e la Bibbia; sono le icone (James Dean) e i mitologemi americani (filosofici, letterari, pittorici, cinematografici); sono gli spiriti della filosofia occidentale (Eraclito e i "fisiologi" greci, Heidegger) e, in misura minore, del pensiero orientale (il Tao Teh-ching, le Upanisad, il Mahabbarata). Si tratta delle grandi narrazioni, degli archetipi che hanno fondato il nostro modo di essere al mondo, che hanno letto e interpretato il mondo, dandogli immagine in modo draturo ed essenziale. La forza di Malick sta nel restituire alla tradizione il suo vigore produttivo, nel riattivarne il processo di formazione (e trasformazione).