Libro vincitore del Premio Efebo d’Oro 2017
Il volume è un’agile panoramica sul cinema di Gillo Pontecorvo, dagli esordi sino all’impegno degli ultimi anni sul fronte istituzionale e nel campo del documentarismo, dal quale il regista pisano era proprio partito nel lontano 1953 e al quale ritorna dopo aver realizzato soltanto cinque lungometraggi a soggetto. Attraverso lo studio dei documenti e un’attenta analisi delle opere si mette in luce l’attualità di un regista che si è immediatamente svincolato dal provincialismo nazionale per realizzare film di ampio respiro, di grande impegno sociale e di importante ruolo politico.
Film profondamente necessari e portati avanti con ostinata caparbietà. Per Pontecorvo il cinema è una necessità e non un’industria vincolata ad uscite cadenzate e a produzioni di impatto commerciale. Autore, dunque, molto attuale per la sua presa sul mondo, per la sua prospettiva storica e internazionalista e per il suo impatto sulla lettura politica di determinati snodi della storia del Novecento (dalla Shoah ai movimenti terroristici ed eversivi).
Ivelise Perniola (Roma, 1975) è professore associato presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Ha pubblicato Chris Marker o del film-saggio (Lindau, 2003, Premio Limina per la saggistica cinematografica), Oltre il neorealismo (Bulzoni, 2004), L’immagine spezzata. Il cinema di Claude Lanzmann (Kaplan, 2007) e L’era postdocumentaria (Mimesis, 2014, Premio Maurizio Grande per la saggistica cinematografica). è inoltre autrice di vari saggi sul documentario, sul cinema italiano e sulle interrelazioni tra il cinema e le altre arti.