Riflettere sugli articoli 12 e 14 delle Preleggi può apparire oggigiorno attività di retroguardia. Da più parti essi sono considerati residui del passato di dubbia utilità, inadeguati, superati dalla storia e dalle caratteristiche dello Stato costituzionale di diritto. Tuttavia si continua a discuterne, anche se con prevalente atteggiamento critico. I giudici ne fanno uso, seppur accordando differente peso e importanza all’una o all’altra disposizione, o a parti diverse della medesima disposizione.
Nel libro non si vuole difendere l’attualità e nemmeno l’opportunità di questi enunciati normativi, ma si cerca di esaminarne ruolo e contenuti senza pregiudizi e all’interno dell’ampia cornice dell’interpretazione giuridica. L’intento è quello di guidare il lettore affinché si formi una propria opinione, affinché conosca i problemi legati alla disciplina legale dell’interpretazione della legge e si metta con consapevolezza critica in cerca delle soluzioni.
Vito Velluzzi è professore di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” dell’Università di Milano dove insegna Teoria e tecnica dell’interpretazione giuridica.
Nella collana Jura ha pubblicato il libro Tra teoria e dogmatica. Sei studi intorno all’interpretazione (2012) e ha curato i volumi >L’abuso del diritto. Teoria, storia e ambiti disciplinari (2012); L’analogia e il diritto. Antologia breve (2011, assieme a Luca Pelliccioli).