Il presente volume vuole approfondire il tema dei rapporti semiotici tra linguaggio ordinario e linguaggio giuridico. I saggi tengono conto di un duplice profilo: da un lato, la prospettiva filosofico-giuridica, intesa in senso ampio come comprensiva anche del punto di vista della linguistica generale e degli studi di ontologia semantica; dall’altro lato, la prospettiva informatico-giuridica, comprendendo in essa anche gli studi dedicati alla interoperabilità semantica delle banche dati giuridiche. Scopo del volume è analizzare quella che è una ovvietà sia per il giurista, sia per il non giurista, ossia che in ogni diritto vigente i discorsi giuridici appaiono formulati – perlomeno prima facie – in una lingua naturale. Benché questa circostanza sia sotto gli occhi di tutti, non è però evidente se i diritti vigenti, a ogni livello, ma anzitutto a livello semantico, facciano in effetti uso di quella stessa lingua e di quello stesso lessico che si usano nei contesti ordinari, ovvero se la lingua naturale in ambito giuridico cambi, per così dire, natura o presenti regole di funzionamento differenti, dipendenti dal contesto giuridico.
La problematica in questione ha ricadute operative estremamente significative, anche da un punto di vista strettamente informatico-giuridico, tenuto conto degli attuali tentativi d’incorporare nella ricerca giuridica quegli algoritmi di analisi semantica tipici dei motori di ricerca generici più adoperati nel quotidiano.
Pierluigi Perri è ricercatore confermato per il settore scientifico disciplinare IUS/20 e professore aggregato di Informatica giuridica avanzata presso il Dipartimento “Cesare Beccaria” dell’Università degli Studi di Milano. È autore di diversi contributi in riviste nazionali e internazionali sui temi dell’informatica giuridica. Autore di due monografie: Privacy, diritto e sicurezza informatica (Milano, 2007) e Protezione dei dati e nuove tecnologie: aspetti nazionali, europei e statunitensi (Milano, 2007), coordina il Corso di perfezionamento post laurea in Computer forensics e Data protection presso l’Università degli Studi di Milano. I suoi ambiti di ricerca sono l’information retrieval nelle banche dati giuridiche e la sicurezza dei dati e dei sistemi connessa al diritto alla riservatezza.
Silvia Zorzetto è ricercatore presso il Dipartimento “Cesare Beccaria” dell’Università degli Studi di Milano e professore abilitato di II fascia in Filosofia del diritto. è autrice di numerosi contributi in riviste nazionali e internazionali e delle monografie La ragionevolezza dei privati. Saggio di metagiurisprudenza esplicativa (Milano, 2008) , La norma speciale. Una nozione ingannevole (Pisa, 2010), Repetita iuvant? Sulle ridondanze nel diritto (Milano, 2016) . I suoi principali ambiti di ricerca scientifica sono l’analisi del linguaggio giuridico e la teoria del ragionamento giuridico.