Come si misura la vicinanza di un pensiero fenomenologico?
Il semplice titolo "Prossimità e distanza. Saggi e discorsi fenomenologici" non lascia presagire né che qui si tratti di una variante vera e propria del pensiero fenomenologico, né, tanto meno, della fenomenologia stessa come problema. Per inquadrare le questioni tematiche che Fink fa sue, sono necessarie due cose: prossimità e distanza. Fink disponeva di entrambe: Prossimità, una conoscenza intima, raggiunta insieme al pensiero husserliano. Ma c'è bisogno anche di distanza: Fink non si è distanziato a poco a poco dalla posizione filosofica di Husserl, ma – come scrive H.R. Sepp, – "ha perseguito un originale e proprio interesse filosofico definendo il problema filosofico a cominciare dalla ricerca di una nuova posizione dell'uomo all'intersezione dei grandi temi dell'essere e del mondo".