Nelle configurazioni familiari della società contemporanea si avverte chiaramente il venir meno di alcune delle certezze normative socialmente riconosciute e ordinate che fino ad un recente passato hanno orientato i comportamenti dei singoli. Le modalità di formazione della coppia, le forme riproduttive, le pratiche residenziali si definiscono oggi in primo luogo a partire dalle scelte operate principalmente da individui animati dalla volontà di realizzare un proprio percorso di autorealizzazione soggettiva.
Da questo punto di vista la famiglia nucleare è apparsa storicamente come la forma che meglio risponde alle esigenze di autonomia e di indipendenza del soggetto rispetto alle appartenenze ascritte. Ma proprio la famiglia nucleare ci appare oggi attraversata da spinte e tensioni che ne hanno ridefinito profondamente forme, tempi e funzioni. Nella realtà del vissuto familiare si coglie infatti un allontanamento progressivo dal modello nucleare- coniugale, basato sulla coppia coniugale eterosesssuale, con figli, espressione della sintesi fra il piano biologico, quello sociale e quello giuridico, fino a dar vita in molti casi ad una divaricazione vera e propria fra la famiglia fondata "sul sangue e sulla legge" e quella sociale sostenuta dalle scelte personali e dagli affetti.
Se i processi di formazione della famiglia si strutturano intorno alla scelta individuale, le relazioni così costruite sono caratterizzate dalla variabilità e dalla reversibilità. L'imprevedibilità diviene allora la cifra distintiva dei modi di stare in relazione nella famiglia e nella parentela. Come emerge dai saggi contenuti in questo volume e da altre ricerche condotte di recente nel contesto italiano, le forme familiari risentono direttamente di questo mutato posizionamento del soggetto nei confronti tanto della propria appartenenza d'origine come nei confronti dei soggetti con i quali condivide la propria scelta di famiglia. Gli autori dei saggi contenuti nel volume hanno accolto la sfida di cimentarsi, attraverso la pratica etnografica, con alcune delle questioni e dei temi di ricerca sopra accennati. In particolare si concentrano su alcuni tratti specifici che caratterizzano i nuovi modi di fare famiglia in Italia, risultato di scelte informali, di ricomposizioni ma anche della lungoresidenza dei figli nelle case dei genitori.
Simonetta Grilli insegna Etnologia e Antropologia della parentela presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena. Ha condotto ricerche sui temi della famiglia, della parentela e della migrazione. Ha di recente pubblicato il volume "Gente del posto, toscani d'altrove". Tre studi di caso su famiglia, reticoli migratori e matrimonio (Torino, Il Segnalibro, 2007).
Francesco Zanotelli insegna Antropologia Economica presso l'Università di Siena. Svolge ricerche sugli aspetti socioculturali del debito e dello scambio (in Messico) e sulla relazione tra politiche di welfare e dinamiche della parentela contemporanea e delle nuove migrazioni interne (in Italia). Fa parte della redazione della rivista "Popolazione e Storia". Recentemente ha curato Emigrare nell'Ombra (con Fabio Berti, Milano, Angeli, 2008) e Subire la Cooperazione? (con Filippo Lenzi Grillini, Catania, Edit, 2008).