Una parte consistente del pensiero filosofico tardo-novecentesco ha cercato, per vie diverse, di superare l’idea che la verità delle nostre credenze vada sempre al di là della nostra capacità di giustificarle – nel contesto delle evidenze empiriche così come di fronte agli altri. Allo stesso tempo, i principi liberal-democratici su cui sono correttamente costruite molte società contemporanee indicano una qualche misura di consenso tra i cittadini come elemento irrinunciabile ai fini della deliberazione e della legislazione pubblica. Come si collocano in questo contesto i persistenti dissensi tra cittadini e cittadine che sostengono credenze divergenti e suppongono che esse siano vere? Come dovremmo descrivere questi disaccordi? Dobbiamo o meno riconoscere loro una rilevanza politica?
Il volume cerca di avvicinarsi a questi problemi attraverso un segmento del dibattito filosofico contemporaneo: quello che vede protagonisti il filosofo dell’agire comunicativo, Jürgen Habermas, e il pensatore del realismo in ambito metafisico e morale, Hilary Putnam. Il percorso attraverso le loro teorie del linguaggio e della verità costituisce lo spunto per alcune riflessioni sull’etica del discorso del filosofo tedesco e sulla sua teoria della democrazia deliberativa.
Sara Mollicchi ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università dell’Insubria a Varese. I suoi interessi di ricerca riguardano il rapporto tra verità, politica e dissenso normativo sullo sfondo della tradizione pragmatista americana. È assegnista di ricerca presso il dipartimento di Filosofia, Linguistica e Letteratura dell’Università di Perugia, ove collabora alle attività della cattedra di Filosofia politica.