Il più naturale oggetto tecnico e, allo stesso tempo, mezzo tecnico dell’uomo, è il suo corpo. Esso è, quindi, il primo e il più naturale strumento dell’uomo. Così Marcel Mauss, uno dei padri dell’etnologia francese, inaugurava nel 1934 nuovi campi di studi quali l’antropologia e la sociologia del corpo. Attraverso un’analisi esemplare, Mauss getta un ponte tra la psicologia, la sociologia e l’antropologia, tra l’individuo e il collettivo là dove i simboli sono legati indissolubilmente. Per la prima volta presentato in italiano con testo a fronte, questo saggio non perde la sua originalità e attualità su pensieri, pratiche e riti legati al corpo.
Michela Fusaschi (1969) è professoressa associata di Antropologia culturale presso l’Università di Roma Tre. Da molti anni svolge ricerche di terreno in Africa subsahariana e nei contesti dei processi migratori, occupandosi di costruzione sociale del corpo e dei generi con particolare riferimento alle modifiche dei genitali femminili.