Questo volume presenta per la prima volta al pubblico italiano, alcuni scritti di Leo Strauss sul problema teologico-politico, ovvero sull’alternativa fra Gerusalemme e Atene. La loro importanza risulta evidente alla luce del rilievo che Strauss ha attribuito alla contrapposizione tra filosofia e rivelazione e degli interrogativi sul suo personale rapporto con la religione. La raccolta permette dunque di farsi un’idea più precisa sull’importanza della questione attraverso il confronto con i principali testi in cui Strauss affronta un problema che ritiene fondamentale.
Pertanto, di fronte alla tendenza dei tempi di espellere la religione dalla sfera pubblica e da quella privata, ci si può legittimamente chiedere come mai il progetto di liberare l’uomo dal terrore della religione e quello dei Lumi di una ragione che illumina il mondo e lo modella si siano trasformati nel “sonno dell’incoscienza” e nei tanti nefasti miti del XX secolo.
Strauss si chiede quale sia la posizione del filosofo rispettoso delle ragioni della religione e di quelle della filosofia e sembra ricavarne l’indicazione che occorra fare come Socrate il quale, nelle circostanze più avverse, continuò a porre problemi e a impegnare «tutte le sue forze per risvegliare dal sonno dell’incoscienza coloro che possono pensare. Non seguiremmo affatto il suo esempio se usassimo la sua autorità per metterci a dormire».
Raimondo Cubeddu insegna Filosofia politica all’Università di Pisa e ha pubblicato il suo primo libro su Strauss nel 1983. Si occupa di Liberalismo, in particolare della Scuola Austriaca; ha scritto libri e saggi su molti dei suoi esponenti e ne ha curato edizioni.
Marco Menon ha studiato a Monaco di Baviera e a Venezia, dove ha conseguito il dottorato con una tesi su Leo Strauss. Autore di articoli su Nietzsche, Strauss e Machiavelli, è tra i curatori del volume Tirannide e filosofia (Venezia 2015) e autore della monografia Saggezza politica e poesia (Mantova 2016) sulla lettura straussiana di Aristofane.