Ernst-Wolfgang Böckenförde è uno dei più importanti giuristi e pensatori tedeschi del secondo dopoguerra. I suoi scritti di teoria politica e di filosofia del diritto hanno influenzato non solo il mondo accademico, ma anche i principali dibattiti pubblici dal 1950 ad oggi. Ha indagato la relazione tra Stato e società civile fermandosi sul ruolo della religione, del diritto, della Costituzione. Questo saggio – tradotto per la prima volta in italiano – richiama l’attenzione sul nostro presente che impone di ripensare lo Stato quale organizzazione sociale garante dei diritti fondamentali. In queste pagine, straordinariamente lucide, si legge come le sfide della nostra democrazia – gli estremismi, il pluralismo dei valori, le dinamiche globali – possano e debbano essere vinte attraverso quel presupposto di libertà che l’ha fatta nascere. Solo assumendosi il rischio di garantire tale libertà si potranno realizzare forme per la convivenza pacifica tra gli uomini.
Ernst-Wolfgang Böckenförde è professore emerito di Diritto pubblico all’Università di Friburgo i.B. È stato giudice della Corte Costituzionale Federale tedesca. Tra le sue opere ricordiamo quelle che raccolgono la maggior parte dei suoi scritti: Recht, Staat, Freiheit. Studien zur Rechtsphilosophie, Staatstheorie und Verfassungsgeschichte (Suhrkamp 1991); Staat, Verfassung, Demokratie. Studien zur Verfassungstheorie und zum Verfassungsrecht (Suhrkamp 1991); Staat, Nation, Europa. Studien zur Staatslehre, Verfassungstheorie und Rechtsphilosophie (Suhrkamp, 1999).