Oggi più che mai ci troviamo di fronte a un nuovo ordine mondiale lacerato tra le dinamiche omologanti della globalizzazione da un lato e le sempre più frequenti rivendicazioni identitarie e sovraniste dall’altro, uno scenario desolante in cui i valori universali perdono completamente la loro autorità e legittimità, così che i concetti di libertà, democrazia e uguaglianza appaiono come pallidi «fantasmi di un universale svanito». In una tale congiuntura storica, la filosofia è chiamata a riflettere in termini epistemologici ed ermeneutici sulle dinamiche di inclusione ed esclusione, elaborando nuovi paradigmi interpretativi e strategie volte ad arginare i fenomeni di emarginazione che sempre più spesso contraddistinguono la contemporaneità. In questa prospettiva, i diversi saggi raccolti nel presente volume intendono ripercorrere alcuni momenti significativi che hanno scandito la storia del concetto di universalità tra l’età moderna e l’età contemporanea, fornendo così un valido contributo allo studio del ruolo fondamentale che la filosofia può e deve ricoprire in relazione alla crisi dell’universalismo che appare a tutti gli effetti contrassegnare l’odierna temperie culturale, politica e sociale.
Armando Mascolo è Ricercatore presso l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del CNR di Napoli. Si occupa principalmente di filosofia europea tra Otto e Novecento, con particolare attenzione alle correnti irrazionalistiche e vitalistiche, alle tematiche esistenziali e alle questioni del nichilismo e del tragico. Tra le sue pubblicazioni più recenti: L’évasion de l’être. Jean-Paul Sartre and the Phenomenology of Temporality (2016); La inagotable fuente del dolor. La poética trágica de Ángel Ganivet (2016); Il naufragio dell’umano. Ortega y Gasset e la barbarie dell’uomo-massa (2018); Lo squarcio nell’essere. La filosofia della lacerazione di Emil Cioran (2019); «Piacer figlio d’affanno». Immaginazione e dolore in Verri e Leopardi (2019); La disperazione eroica. L’ombra di Vico nel pessimismo trascendente di Miguel de Unamuno (2019).