Dalla pubblicazione del celebre studio di Wilhelm Nestle, Vom Mythos zum Logos, sino ad oggi, il dibattito sul rapporto tra mito e logo non si è mai affievolito. Ma quali innovazioni critiche sono state apportate al tema negli ottant’anni circa che ci separano da quel testo epocale? È possibile affermare che da allora i termini del rapporto siano stati capovolti e che si sia passati oggi, piuttosto, dal logo al mito, così come recita
il titolo del contributo di Glenn Most, che apre il volume che qui presentiamo? Da tali domande sono nati i saggi che compongono il libro, ma trovare in essi risposte definitive è impossibile, perché dare una risposta univoca alle questioni sollevate significherebbe già sposare la tesi di uno dei due poli, quello di un logo imperialista e definitivo. Si è invece preferito fornire due tipi di contributi: uno di carattere più storico, che percorre l’itinerario per così dire “classico” dell’incontro/scontro tra Mythos e Logos, dalla loro comune origine sino al tramonto e alla sconfitta del mito ad opera del cristianesimo; e un secondo tipo, di carattere più teoretico, che, a partire dalla coppia bipolare che dà il titolo al volume, opera delle incursioni nella contemporaneità, rivelando come il mito, lungi dall’essere stato definitivamente annientato e superato, abbia ancora
in realtà una vita vivace e spesso molesta per le rassicuranti ragioni dell’uomo contemporaneo.
R. Loredana Cardullo è professore ordinario di Storia della filosofia antica all’Università di Catania. È Vicepresidente della Società italiana di Storia della filosofia antica e Presidente della sezione catanese della Società Filosofica Italiana. I suoi interessi scientifici vertono principalmente sul Neoplatonismo e sul pensiero aristotelico. Tra le sue ultime pubblicazioni: Il neo-aristotelismo di Martha Nussbaum. Attualizzazione o distorsione storica? in «Giornale di metafisica» 2/2019, pp. 525-539; Aristote a propos de la théorie de l’«homme mesure» de Protagoras, in G. Giardina-L. Couloubaritsis (par), To metron. Sur la notion de mesure dans la philosophie d’Aristote, Vrin, Paris, 2020, pp. 213-228; Proclo, sui quattro τρόποι dell’insegnamento teologico in Platone. Un esempio di “approccio multifocale” in età tardo-antica, in «Humanitas» 2020, pp. 65-74.
Francesco Coniglione è stato professore ordinario di Storia della filosofia all’Università di Catania, nonché Presidente della Società Filosofica Italiana e Coordinatore del Dottorato del suo Dipartimento. Si è interessato della storia della filosofia scientifica, con speciale riguardo per la scuola polacca, e ha anche condotto una ricerca sulla società della conoscenza all’interno del 7° Programma Quadro dell’EU (Through The Mirrors of Science, New Challenges for Knowledge-Based Societies, Ontos Verlag, Heusenstamm 2010). Attualmente i suoi interessi sono rivolti all’intersezione tra razionalità scientifica e forme alternative di conoscenza. Tra le sue più recenti pubblicazioni v’è l’edizione italiana dei saggi dell’epistemologo polacco Ludwik Fleck (Stili di pensiero. La conoscenza scientifica come creazione sociale, Mimesis, Milano-Udine 2019), nonché numerosi saggi.