Il confronto tra Gadamer e Derrida rappresenta uno snodo fondamentale della filosofia del secondo Novecento: questo libro lo indaga muovendo dalla convinzione che esista un’intrinseca familiarità tra le filosofie sviluppate dai due autori. Eredi della riflessione heideggeriana, seppur per vie diverse, ermeneutica e decostruzione sono in grado di superarne le impasses e di ripensare in chiave attuale alcuni dei temi fondamentali del filosofo di Meßkirch. Il saggio presenta al lettore, in una forma sistematica e innovativa, i nodi teorici più rilevanti che accomunano le due correnti – la tradizione, il linguaggio, la dialettica, il testo e l’arte – con l’intento di gettare una nuova luce su di esse, rivendicandone così l’attualità.
Elena Romagnoli ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e collabora con la cattedra di Estetica dell’Università di Pisa. È attualmente borsista DAAD presso la Albert-Ludwigs-Universität di Freiburg im Breisgau. Ha pubblicato vari articoli in italiano e in inglese dedicati all’estetica dell’idealismo tedesco e all’ermeneutica filosofica.