Il libro nasce da una esigenza tanto storico-filosofica quanto teorica. Pur trattandosi di uno studio esegetico attento all’eredità della tarda filosofia di Maurice Merleau-Ponty, il saggio è il tentativo di tematizzare un rinnovato protagonismo della soggettività nel dibattito filosofico contemporaneo e di ripensare i rapporti tra storia, natura e dialettica. L’obiettivo è di abbozzare un rovesciamento della “rivoluzione copernicana” dal punto di vista di una “filosofia della storia”, pensando a quest’ultima come a un intreccio tra etica e ontologia, finalizzata a dare spazio ai margini di azione che si presentano all’interno di processi orientati e deterministici. Il libro cerca di istituire una filosofia che ponga al centro della sua riflessione l’irrequietezza dialettica che caratterizza i processi di soggettivazione e che, al contempo, sia attenta a rendere visibili i margini di gioco nell’incedere delle avversità, per offrire, in ultimo, una rinnovata concezione della libertà in prospettiva intersoggettiva e cooperativa.
Gianluca De Fazio ha conseguito il PhD in Filosofia presso le Università di Pisa e di Firenze. Svolge attività di ricerca presso il centro «Officine Filosofiche» dell’Università di Bologna, ateneo dove è cultore della materia. È tra gli animatori del laboratorio di ricerca e didattica in Ecosofia «ubi minor» e cofondatore dell’associazione «Kashim». Tra le sue pubblicazioni, Ecosofia. Percorsi contemporanei nel pensiero ecologico (con P.F. Lévano, 2017), Tema su variazioni. Un laboratorio merleau-pontyano (con P. Amoroso, 2020), Ecologia del possibile. Razionalità, esistenza, amicizia (2021).