I saggi proposti in questo volume intendono percorrere le vie possibili di un’antropologia e di una filosofia dell’avvenire (come il convivialismo) che possano contrastare l’imbarbarimento del nostro presente. L’espansione della modernità si è ormai scontrata con il limite di sostenibilità del pianeta, ma soprattutto con le possibilità di sopravvivenza dell’intero genere umano, come ha mostrato la pandemia del Covid-19. L’intreccio indistricabile tra regimi politici ed espansione capitalistica potenzialmente illimitata spiega le odierne vicende sul teatro geopolitico internazionale, caratterizzato da una lotta di egemonie tra gli Stati-potenza all’interno di un medesimo spazio omogeneo tendente a sostituire al governo della legge la logica del mercato. In questo quadro, il ritorno della guerra tra opposti imperialismi appare l’alternativa inevitabile alla mancata volontà di instaurare una coesistenza pacifica fondata su un ordine mondiale policentrico e multilaterale. Da qui l’urgenza di elaborare una cultura antropologica capace di costruire una civiltà planetaria in cui, come auspicava Marcel Mauss, ci si possa “contrapporre senza massacrarci, e «darsi» senza sacrificarci l’un l’altro”, e al contempo avviare una trasformazione profonda del modo di produzione e delle forme di vita, tali da delineare il passaggio ad una società post-neoliberale.
Francesco Fistetti, già professore ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università di Bari, dirige la collana «Humanities» della casa editrice PensaMultimedia, fa parte del Consiglio di Direzione della «Revue du MAUSS», è membro del Comitato Scientifico di «Terrains/Théories», di «Consecutio rerum», di «Materialismo storico» e di numerose altre riviste e collane editoriali. È uno dei firmatari del primo e del secondo Manifesto convivialista. Tra i suoi lavori più recenti: Il Novecento nello specchio delle filosofie (Utet/De Agostini 2021), Il filosofo e il tiranno (Morlacchi, 2018), Verso una società conviviale (ETS, 2016).
Roberto Finelli ha insegnato Storia della filosofia nelle Università di Bari e di Roma Tre. Dirige la rivista «Consecutio rerum» (www.consecutio.org). Dopo aver lavorato sull’opera di Marx, di Hegel, di Freud (cfr. Un parricidio mancato/Boringhieri e un Parricidio compiuto/Jaca Book), si è rivolto allo studio critico delle nuove tecnologie digitali. Tra le sue ultime pubblicazioni: Per un nuovo materialismo. Presupposti antropologici ed etico-politici, Rosenberg & Sellier (2018); Filosofia e tecnologia. Una via d’uscita dalla mente digitale, Rosenberg & Sellier (2022). È stata da poco ripubblicata dalle edizioni PGRECO di Milano la sua traduzione, dotata di un ampio commentario, e realizzata insieme a F. S. Trincia, dell’opera di K. Marx, Critica del diritto statuale hegeliano.