Un nuovo patto di solidarietà e di responsabilità, coniugate in una prassi costante di cura, deve contrassegnare il futuro rapporto tra l’uomo e la natura. Si tratta però di un rapporto asimmetrico, in cui è l’uomo a doversi prendersi cura della natura, assumerne la responsabilità, ripararne le ferite, fino – forse – a risanarla dalla malattia nella quale egli stesso, con il suo operare insensato, l’ha fatta precipitare. Grandi benefici ne verranno per l’umanità: potrà essa recuperare quei principi morali e quel rispetto per l’altro da sé, umano e non-umano, che nel tempo ha gradatamente perduto; potrà ricreare un nuovo umanesimo, etico e solidale; potrà cambiare strada, ripartendo dalla cura di sé e da una metamorfosi del proprio sguardo e del proprio approccio al mondo.
R. Loredana Cardullo insegna Storia della filosofia antica presso l’Università di Catania. È vice-presidente della Società di Storia della Filosofia Antica e della Società Filosofica Italiana. I suoi interessi scientifici si sono concentrati soprattutto sul pensiero aristotelico e sul Neoplatonismo.