Da Pessoa a Pepetela, da Sophia de Mello Breyner a Drummond de Andrade, da Camões a Guimarães Rosa, dagli pseudo-riflessivi all’embodiment, questo volume propone un ampio e variegato ventaglio di contributi che spaziano, per approccio metodologico, dalla letteratura comparata alla linguistica storica, dagli studi sulla traduzione alla sociolinguistica, dalla stilistica alle arti visive, offrendo stimolanti spunti di riflessione sullo sfaccettato mondo di lingua portoghese.
Suddivisi in sei sezioni (I. Tra Italia e mondi di lingua portoghese, II. Modernismi, III. Dialoghi intra e translusofoni, IV. Transdisciplinarità, V. Traduzione, VI. Lingua, lingue e linguistica), i saggi contenuti nel volume offrono uno sguardo poliedrico e interdisciplinare che traccia e ripercorre corrispondenze e interrelazioni tra i paesi di lingua portoghese e tra questi e il resto del mondo.
In Appendice, la Memoria del Congresso dell’Associazione Italiana di Studi Portoghesi e Brasiliani (AISPEB) evoca i momenti salienti delle giornate da cui questo volume, pur distanziandosene, prende avvio. Tra questi, l’omaggio al quarantennale dalla Rivoluzione dei Garofani con la genesi dell’esposizione fotografica di Fausto Giaccone, Una storia portoghese, che ritrae l’Alentejo del post-25 aprile e torna a immortalarlo a vent’anni di distanza; e l’intervista inedita a Isabella Mangani e Simona Baldelli, in merito al toccante spettacolo di musica, canto e teatro Venti garofani rossi, basato sul romanzo di Antonio Tabucchi Sostiene Pereira.