Vedi nuova edizione del Trattato,
a cura di P. Cristofolini
Hobbes poneva all’origine della società e dello stato la paura della morte violenta, che avrebbe indotto gli uomini primitivi a desistere dalla guerra di tutti contro tutti e a sottoporsi, per contratto, al dominio del più forte. Ventisei anni dopo il Leviatano Spinoza parte invece dalla paura della solitudine e da un insito bisogno umano di protezione sociale. L’esito lì era un ragionato dispotismo, qui è la libertà della ragione che si afferma. Su questo obiettivo primario si concentra il Trattato politico (1677), ultimo, postumo ed incompiuto libro di Spinoza. La ricerca di meccanismi istituzionali che rendano stabili le repubbliche sviluppando in esse l’autonomia dei cittadini impegna un tipo di sapiente attivo e non ascetico, come quello tratteggiato nell’Etica, la cui nota dominante è nel motto «homo homini Deus».