Pisa. Una guida per i ragazzi

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Di fronte agli adulti i ragazzi sono talvolta intimiditi perché avvertono la diseguaglianza di un rapporto il cui «centro» è quasi sempre spostato verso l’adulto e i suoi interessi.
Anche una città, soprattutto se carica di storia e di arte, intimidisce spesso un ragazzo che la vive come una proiezione degli adulti, costretto a seguire itinerari scelti da altri e ad accettare scale di priorità che egli non ha elaborato e che vengono presentate talvolta con parole da «iniziati».
Per questo quando abbiamo pensato alla guida di Pisa «con gli occhi del bambino», che appare per i tipi della ETS e con le freschissime illustrazioni di Maria Coviello, abbiamo voluto rendere il ragazzo protagonista della sua visita, riportarlo al centro del percorso di conoscenza e di appropriazione che la visita di una città comporta.
I due autori hanno quindi fatto uno sforzo per ridurre al minimo la pur necessaria mediazione in modo che la guida potesse permettere al ragazzo di stabilire un rapporto «diretto» con la città, offrendogli diverse alternative per costruire il «suo» itinerario e proponendogli quanto c’è da conoscere in maniera scientificamente corretta ma con un linguaggio a lui accessibile.
A questo mira la scelta di affidare a bambini il ruolo di «guida» nel cammino attraverso Pisa, affinché i ragazzi si sentano accompagnati da «uno di loro» e possano conoscere arte e storia attraverso un dialogo a loro familiare. Essenziali a questo scopo sono poi le illustrazioni che attraversano tutto il volume e con stile fresco e un poco naive sintetizzano e imprimono nella memoria il contenuto dei testi.
La proposta di quattro itinerari, delle opzioni e delle escursioni intende offrire una gamma di possibilità che allarghi la prospettiva alla città tutta e ai suoi dintorni, faccia venire la voglia di restare a Pisa almeno per qualche giorno e magari di ritornarci perché c’è ancora qualcosa di bello da vedere.
I cenni biografici su alcuni personaggi famosi non vogliono essere solo una raccolta di materiali che mantengano vivo l’interesse del ragazzo, ma intendono anche trasmettere il messaggio che una città non è fatta solo dalle sue bellezze monumentali ma dalla sua storia e dalle persone che tale storia hanno costruito.
Una guida per i ragazzi, ma non solo.
Pensiamo infatti che essa possa essere di valido aiuto ai genitori e agli adulti che si pongono il problema di rendere attraente e significativa per la formazione dei propri ragazzi la visita della nostra splendida città. Speriamo infatti che, potendo guardare con la propria visuale una città resa – ci auguriamo – più comprensibile, i ragazzi possano vivere più gioiosamente la visita di Pisa, così che il bello che avranno assorbito resti nella memoria e non venga mascherato o ridotto dalla fatica di tenere dietro agli adulti in un labirinto poco a loro misura.
Confidiamo infine che essa possa essere di aiuto per gli insegnanti che vogliono far crescere l’amore e la conoscenza di Pisa nei ragazzi che ci vivono.
Avrà successo quanto ci siamo proposti? È la nostra speranza, ma la risposta finale verrà solo dall’esperienza vissuta. Se tra qualche tempo dei ragazzi, grazie a questa guida, potranno dire che hanno scoperto una città «amica» l’iniziativa che adesso presentiamo non sarà stata inutile.

Seconda edizione 2003