La «Carta», approvata dal Consiglio Europeo di Biarritz del 13 e 14 ottobre 2000 e dal Parlamento Europeo nella seduta del 14 novembre 2000, è stata solennemente proclamata in occasione del Vertice europeo di Nizza del 7 e 8 dicembre, a conclusione dei lavori della Conferenza intergovernativa per la revisione dei Trattati. È la prima volta che in un documento internazionale di questo livello sono affermati accanto ai tradizionali diritti civili e politici, sociali ed economici, ormai acquisiti nelle Costituzioni delle moderne democrazie, i diritti di nuova formazione come quelli relativi alla bioetica, alla protezione dei dati personali, alla tutela dell’ambiente, alla protezione dei consumatori, dei disabili, dei bambini e degli anziani. Nel processo di formazione dei diritti fondamentali dei cittadini europei è auspicabile, riprendendo alcune affermazioni della Risoluzione approvata dal Parlamento italiano, che l’approvazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea segni il passaggio dall’Europa del mercato a quella politica, dall’Europa degli Stati a quella dei cittadini, dall’Europa della moneta unica a quella fondata su valori e principi democratici comuni.