In una Corfù dove i nobili parlano ancora il veneziano con ostentata civetteria e si recano al mercato accompagnati dai loro maggiordomi per comprare carni e pesci raffinati, mentre i lavoratori delle fabbriche e della terra e del mare parlano una lingua popolare più viva e immediata, la vicenda narrata in questo romanzo è una vicenda d'amore tra poveri. Quasi si trattasse d'uno scaltrito montaggio cinematografico, l'intera storia si snoda con un "naturalismo" e un "verismo" non inferiori a quelli di Zola e Verga.