Deposta sulla soglia della Prima Guerra Mondiale, nel 1914, la vita di Marguerite Duras benché lontana, alle origini, dal teatro della guerra, è diventata, per vocazione e fatalità, l'emblema di tutto l'orrore e il dolore del secolo. E la sua opera, che si è voluta totalmente confusa con la vita, è diventata l'eco delle tragedie di cui è stata testimone: l'Indocina colonizzata, i crimini della Seconda Guerra Mondiale, Auschwitz, la menzogna comunista, la sofferenza delle classi oppresse. Della sua vita e della sua opera si racconta solo una parte: quella più nascosta e lontana, dalla quale si può scorgere, in tutta la sua forza, l’espressione della poetica futura. Nori Fornasier vive e lavora a Pisa, presso il Dipartimento di Lingue e Letterature romanze. Ha lavorato a lungo a Parigi occupandosi di scrittura femminile. Ha pubblicato studi sul racconto fantastico e sul surrealismo.