Un’isola del Sud e nell’isola un paese e nel paese la gente. È Ischia, l’isola che c’è: con i gabbiani, le barche, i tramonti spettacolari, le spiagge, le scogliere e i mari, ora quieti, ora ruggenti. Poi c’è il paese, Forio, con il degrado ambientale che lo deturpa, ma non cancella, però, la poesia dei suoi vicoli, delle piazzette, delle cupole e delle terrazze calcinate dal sole. In questo scenario reale si muovono i personaggi dei Racconti d’Estate. Gente comune: abitanti del paese, turisti italiani e stranieri e gente particolare: gli amici di chi racconta. A questi capitano avventure fantastiche non casuali, ma determinate dalla loro psicologia: il distratto durante un sogno lascia qualcosa di sé in un ascensore, il fantasioso raccoglie in mare un pezzetto di luna, la vegliarda dalla vita avventurosa non è mai nata, la sognatrice ottimista sparge per gli uccelletti i semi delle carte da gioco, e così via. Chi si è appassionato alle vicende del barone di Muenchhausen, degli Antenati di Calvino, di Mary Poppins, di Tartarino di Tarascona, di Don Chisciotte, di Alice nel Paese delle Meraviglie chi, insomma, ama l’ironia e le favole, non resterà deluso dai Racconti d’Estate.