Avvicinarsi ai cosiddetti «falsi letterari» di Percy, Macpherson e Chatterton richiede, ancora oggi, il superamento di barriere pregiudiziali e costrutti ideologici che negano a questo tipo di sperimentazioni un valore estetico autonomo. Non di rado giudicate parassitiche o imitative, denunciate nel corso dei secoli come ladrocini artistici e manomissioni illecite, le loro opere possiedono le qualità del testo ibrido, espressione di un incontro fra tradizione e modernità, natura e cultura, «primitivo» e «civilizzato». I falsi di Percy, Macpherson e Chatterton sono dunque, contemporaneamente, riscritture e creazioni, emulazioni di modelli e messaggi originali. Riscoperta e contaminazione dell’antico finiscono per convivere in una produzione in cui i
tre autori settecenteschi, volgendo lo sguardo indietro,
hanno contribuito a plasmare il gusto
e la sensibilità preromantici.
Laura Giovannelli [Viareggio, 1966] è ricercatrice presso il Dipartimento di anglistica della Facoltà di lingue
e letterature straniere dell’Università di Pisa. Tra i suoi lavori: Le vite in gioco. La prospettiva ontologica e autoreferenziale nella narrativa di Peter Ackroyd [1996]; Viaggi ai margini. I mondi narrativi di
Julian Barnes e J.M. Coetzee [1999].