La produzione cameristica per voce e pianoforte dell’Ottocento è stata per lungo tempo considerata dalla critica come un genere minore rispetto alla coeva produzione d’arie e romanze d’opera. Tuttavia la suggestiva linea melodica,
la freschezza dell’ispirazione e l’eleganza delle forme di cui essa fu spesso capace,
ne fecero uno dei generi di intrattenimento più diffusi nel secondo Ottocento.
Anche Alfredo Catalani (Lucca 1854 - Milano 1893), la cui figura è legata
principalmente al melodramma, si rivolse
a questo genere musicale componendo,
tra l’altro, diciotto liriche per voce e pianoforte. Alcune sono andate perdute; altre ci sono giunte solo attraverso fonti manoscritte; quelle che invece vennero pubblicate vivente l’autore, a tutt’oggi
non sono state più edite. La loro reperibilità estremamente difficoltosa ha pertanto reso quasi impossibile l’inserimento di tali composizioni nei repertori dei cantanti di questo secolo.
Il volume di Elisabetta Bacci presenta quindi, dopo una introduzione storica, il catalogo e le edizioni di tutte le quattordici liriche di cui siamo in possesso, con lo scopo di mettere a disposizione di studiosi e musicisti un piacevole repertorio quasi del tutto sconosciuto e difficilmente reperibile.